Eccomi per il mio personalissimo
secondo appuntamento con
la cucina dei “Quanti modi di fare e rifare”.
Per la ricetta di oggi siamo stati ospitati
nella cucina di Emanuela del blog
Queste particolari ciambelline
sono dei dolcetti tipici
che una volta venivano serviti
nel buffet familiari delle cerimonie.
Ho seguito la sua ricetta per filo e per segno
realizzandola con dosi inferiori
e con una piccola modifica dettata
dalla necessità non avendo in casa
uova di dimensioni normali.
La ricetta di Emanuela la trovate qui
Ingredienti:
Per l’impasto
2 uova grandi + un poco di acqua q.b.
30 gr di burro
300 gr di farina 00
Per il giulebbe
200gr di acqua
200 gr di zucchero
la buccia di 3 limoni grattugiata
Procedimento:
Su di una spianatoia impastiamo molto bene
tutti gli ingredienti indicati.
Ricaviamo dei filoncini come
se dovessimo fare gli gnocchi
e diamo forma alle ciambelline.
Le lessiamo in acqua bollente:
aspettiamo circa 5 minuti da quando l’acqua
riprende il bollore prima di scolarle.
Possiamo lessarne un po’ alla volta per evitare
che la temperatura dell’acqua scenda troppo
e impieghi tempo prima di ribollire.
Mentre svolgiamo questa operazione le prime ciambelline
che avremo tolto dall’acqua le metteremo in una ciotola,
tranquillamente le une sulle altre,
coperte da un panno per evitare
che si formi la crosticina.
Quando avremo finito di lessare disporremo le ciambelline
in un solo strato su una placca da forno e
le cuoceremo per 35 minuti a 180° ventilato.
Devono avere un colorito dorato.
Prepariamo il giulebbe.
Facciamo bollire l’acqua con lo zucchero:
lo sciroppo deve ridursi di almeno la metà,
è pronto quando fila ed ha assunto un colore dorato,
ma non è ancora caramello.
A questo punto possiamo procedere con l’ultimo passaggio:
mettiamo sul fuoco una teglia
(tipo quelle da forno in alluminio che
possono andare anche sulla fiamma)
a fuoco moderato, vi disponiamo parte delle ciambelline,
diciamo un terzo, con un paio di mestoli di sciroppo
di acqua e zucchero e un terzo della buccia del limone.
Le rimestiamo (non preoccupatevi, non si rimpono!)
con due cucchiai di legno fino a che il giulebbe
e il limone avranno aderito alle ciambelline.
Procediamo allo stesso modo fino ad esaurimento.
Le disponiamo man mano su una spianatoia
di legno per farle raffreddare.
Concordo con Emanuela
sono facilissime da fare.
Ho aggiunto un poco di acqua
perché avendo in casa uova
di dimensioni grandi
metterne tre sarebbero stati troppi.
Sono talmente buone che sono andare
a ruba, anche se sarebbe
meglio mangiarle il giorno dopo.
Riposando guadagnano nei sapori;
quelle poche avanzate
il giorno dopo erano migliori
si sentiva meglio il profumo del limone.
Ed ora al prossimo appuntamento
il 6 settembre
che sarà nella cucina di Vittoria
del blog “Semplice Semplice“
con la Focaccia della sciùra Maria